Ultimo aggiornamento:
30/04/2024
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A CASA DOPO L'URAGANO

Anno: 1960
Regia di: Vincente Minnelli
Genere: Drammatico
Rientrato il marinaio, rientrato dal mare. E rientrato dal monte il cacciatore.
Sai perché noi provinciali del Texas abbiamo la fama di violenti? Perché certi credono che tutto gli sia permesso.
Chi non chiede, a questo mondo non ottiene.
Un giorno o l'altro io morirò, Theron. E ventimila ettari di terra saranno tuoi. Cotone, bovini, capre, legname. Ci vuole polso per amministrarli. Sì, un uomo che vada in giro senza nulla in tasca, senza documenti perché tutti quanti lo conoscono. Senza soldi perché chiunque è felice di fargli il credito che vuole. Senza chiavi perché non mette serrature a ciò che possiede. E niente orologi perché il tempo è suo. Sarai giudicato da come ti comporti. E di te o diranno che sei un uomo o figlio di mamma.
Ora imparerai nei boschi. Non per cercare selvaggina o per rifornire di cibo la nostra tavola. Ma per trovarti solo e a faccia a faccia col tuo coraggio, la tua astuzia e resistenza. Perché un uomo nei boschi dà la caccia a sé stesso.
"Perché devono trascurarli in questo modo?" "Perché era meglio non fossero mai nati."
Ed è così che va il mondo. C'è chi ha e chi non ha. Chi ottiene e chi non ottiene.
Devi imparare a badare a te stesso. Pianto e dolore non risolvono un bel niente. Lo sappiamo noi negri e anche gli orfani bianchi devono impararlo perciò stringi la bocca e sii uomo.
Non sono un uomo perfetto, io. E alla mia età neanche tu sarai un uomo perfetto. E' impossibile non deludere qualcuno e amareggiarne altri. Il colosso dai piedi d'argilla è un simbolo universale. Né io mi sento diverso dagli altri. Sono solo un uomo. Ma c'è una cosa che ritengo mi spetti ed è il diritto di sbagliare senza essere giudicato.
I figli si meritano padri migliori.