Ultimo aggiornamento:
30/04/2024
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CREED: NATO PER COMBATTERE

Anno: 2015
Regia di: Ryan Coogler
Genere: Drammatico
Uccidere o essere uccisi... qui si muore.
Sei figlio di tuo padre. E sei parte di lui. Non sei costretto però a diventare come lui.
"Come l'hai battuto?" "Il tempo l'ha battuto, il tempo alla fine sconfigge tutti... è imbattibile."
C'è sempre un'altra scelta.
"Chi vinse il terzo incontro?" "Lui."
"Ciao zio. Zio!" "Come va? Mi hai chiamato zio?" "Sì, o zio o V R." "Cos'è V R?" "Vecchia roccia." "Meglio zio."
"Tu perché canti?" "Perché mi fa sentire viva."
Tuo padre era speciale. E sinceramente non so se tu lo sei. Solo tu lo capirai quando sarà il momento. Ma non accadrà da un giorno all'altro. Finirai al tappeto tante volte finché rialzandoti in piedi non capirai di avere quella scintilla.
La campanella non significa ricreazione, continua... significa 'salta e suda'.
Lo vedi questo qui che ora ti guarda? E' il tuo avversario peggiore. Ogni volta che salirai sul ring, è lui che dovrai affrontare. E questa cosa è vera nel pugilato quant'è vera nella vita.
"A casa mia non entra nessuno da un sacco di tempo, non ti sentiresti a tuo agio." "Perché... giri nudo?" "No..." "Allora a posto." "Non t'azzardare tu a girare nudo, però."
Non imparerai niente finché parli. E' un dato di fatto, capisci? Se parli, non ascolti.
Un passo alla volta. Un pugno alla volta. Una ripresa alla volta.
"Perché vuoi fare il pugile?" "Perché non so cantare né ballare."
Non sono matto. Se potessi prendere le cose buone che ho, depositarle su un piatto, una coppa e poi dire 'ecco, tieni, vorrei comprare un altro giorno di vita con mia moglie'... io lo farei. E morirei da uomo felice, all'istante. Ma non si può fare. E allora... tutto quello che avevo non ce l'ho più. Resto soltanto io. Ma, sai una cosa? Lo accetto. Anche perché ho detto tra me e me, se mi ferisco, mi ammalo o quello che sia, stavolta non mi rialzo.
Tu hai tutto il futuro davanti a te. Il mio? Eccolo là, insieme a tutti gli altri, sulla parete. E' alle spalle. E' passato.
Giovanotto, io capisco quello che hai passato. Ci sono passato anch'io. So che cosa significa sentirsi abbandonati e in guerra con il mondo. Ma tu sei una persona migliore. Perdonalo... perché tanto non puoi farci niente. Ma ti sta costando tanto. Senti il peso della sua ombra. Devi voltare pagina.
Non sei mai stato finora davanti a una folla così, ma non importa. Mai stato così lontano da casa, ma non importa. Quello che importa è ciò che lascerai su quel ring e quello che ti riporterai via... e sai cos'è? L'orgoglio... di sapere che hai fatto del tuo meglio e che l'hai fatto per te stesso. Non per me. Non in memoria di tuo padre. Ma per te.
Tira fuori tutto quello che ti ha fatto soffrire, tutto il dolore che hai dentro, tutto quello che ti ha ostacolato. Mettilo in quei guantoni e scaricalo contro il suo corpo... e io ti garantisco che lo batterai.
Questo ragazzo ha un cuore da campione, il cuore di suo padre, fidatevi.
"Devo dimostrarlo." "Dimostrare che?" "Che non sono un buffone."
"Creed! Ti rifarai, amico. Sei il futuro di questa categoria. Porta quel nome con orgoglio." "Rispetto."
"Sai... se guardi abbastanza lontano puoi vedere tutta la tua vita da qui." "E com'è?" "Per niente male. La tua?" "Per niente male."