Ultimo aggiornamento:
30/04/2024
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FRANKENSTEIN DI MARY SHELLEY

Anno: 1994
Regia di: Kenneth Branagh
Genere: Horror
Mi ingegnai di inventare una storia che sapesse parlare alle paure più misteriose della natura umana. Risvegliando in essa il fremito dell'orrore. Una storia che inducesse il lettore a tremare nel guardarsi intorno... che gelasse il sangue e gli accelerasse i battiti del cuore.
La vita nel mondo va e viene. Se avremo successo, invece, i nostri nomi vivranno per l'eternità.
Nessuno mai dovrebbe morire. A questo metterò fine... a questo metterò fine. Lo prometto.
"Come si dicono addio fratello e sorella?" "Forse non devono dirselo mai."
E' una vita di sacrifici, lo so, ma qualcuno deve pur viverla.
Ve lo ripeto una volta per tutte, Frankenstein. La vita è la vita. La morte è la morte.
Prima o poi, il modo migliore per ingannare la morte sarà creare la vita.
Ci siamo vicini. E se possiamo sostituire una parte di un essere umano, possiamo sostituirle tutte e se possiamo fare questo, possiamo plasmare una vita. Possiamo creare un essere che non invecchierà e non si ammalerà. Un essere più forte di noi, migliore di noi. Un essere più intelligente di noi... più illuminato.
Io credo che per sconfiggere la morte e la malattia, per dare ad ogni uomo su questa terra la possibilità di vivere una vita lunga, una vita sana, per permettere alle persone che si amano di restare insieme per sempre... per tutto questo credo che valga la pena di rischiare.
Un uomo non dovrebbe stare nascosto nell'ombra.
Tu mi hai dato queste emozioni, ma non mi hai detto come dovevo usarle.
L'amore che è in me è talmente grande che tu stenteresti a immaginarlo. Il mio furore ha un'intensità che tu non puoi concepire. Se non troverò il modo di soddisfare l'uno, darò libero sfogo all'altro.
E io ho dato il mio cuore per conoscere la saggezza e per conoscere il furore e la follia e ho compreso che tutto è vanità e afflizione dello spirito, perché in molta saggezza vi è molto dolore e colui che accresce la conoscenza accresce la sofferenza, perché Iddio pronunzierà su ogni opera e su ogni cosa segreta il suo giudizio, che sia buona o che sia malvagia.