Ultimo aggiornamento:
30/04/2024
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INDOVINA CHI VIENE A CENA?

Anno: 1967
Regia di: Stanley Kramer
Genere: Drammatico
"Ma vuoi che dopo 23 anni che viviamo insieme io non conosca mio padre e mia madre?" "Speriamolo." "Non ci sono problemi."
Beh, io ho il diritto di pensarla come mi pare. E se vuoi sapere come la penso... uno della mia razza non deve mettersi in un posto più alto di quello che gli spetti.
"Io mi sono innamorata di lui in 20 minuti." "Beh, certo che hai fatto presto."
"T'assicuro che è proprio una sorpresa." "Si, è una sorpresa per parecchi motivi, papà."
E' così... così calmo, e poi sicuro di sé, non ha... non ha incertezze di nessun genere, sa bene in che cosa credere, sa sempre quello che è giusto e perché, e che cosa deve fare.
"Signora, io sono medico, quindi spero che lei non si offenda se le dico che farebbe bene a sedersi prima di cadere." "Crede che tu svenga perché hai visto che è negro." "Beh, forse svenire è un pò esagerato... però, sarà meglio che mi segga. Non potremmo sederci tutti? Beh io... beh io... forse non sarebbe fuori luogo se dicessi mamma santa, è vero? E beh, mamma santa!"
"In fondo chissà quanti penseranno che siamo un pò strana, come coppia, non crede signora?" "Capisco i suoi timori."
"Io gliel'ho detto mille volte che questo non fa nessuna differenza nè per te nè per papà, ma lui non mi vuole credere. Ed è per questo che siamo qui. Ed è per questo che ti sta osservando con tanta attenzione anche se fa finta di non osservarti. C'è solo che secondo John il fatto che lui sia negro e io no rappresenta un problema." "Davvero?"
"I diavoli dell'inferno si sono scatenati." "Cosa c'è? S'è rotto la lavapiatti un'altra volta?" "Magari."
Ho detto che... io mi sono innamorato di sua figlia... e per quanto incredibile sia... lei si è innamorata di me.
"Papà, ci fai diventare nervosi." "Sul serio? Non è questa la mia intenzione. Io non voglio rendere nervoso nessuno. Anche tu Cristina sei nervosa? Si sieda, dottore, se non divento nervoso io."
Ma quali obiezioni? Papà, io capisco la tua sorpresa... perchè naturalmente è un pò inaspettata. Anch'io non pensavo mai che mi sarei innamorata di un negro. Ma è successo. E nessuna cosa potrà mai cambiare questo. Anche se voi aveste delle obiezioni io non rinuncerei a lui, neanche se tu fossi il capo del Ku Klux Klan, o se lo fosse la mamma.
Quando inalbera la sua faccia da aquila americana, nessuno sa dire cos'ha in testa.
"Fanno sul serio, sanno quello che dicono, tutti e due, e sanno quello che fanno." "No, sanno quello che dicono, questo te lo concedo, ma non sanno quello che fanno, qui ti sbagli di grosso."
Johanna... è del tutto diversa da ogni altra donna. Non è solo che non le importa che il nostro colore sia diverso, è che sembra proprio non accorgersi che ci sia differenza.
Lei ha imparato quello che noi le abbiamo insegnato, e cioè che era ingiusto ritenere che i bianchi fossero, non si sa per quale ragione, superiori ai negri così come ai rossi o ai gialli, naturalmente. E che quelli che la pensano così sono in errore. Alcuni per malvagità, altri per stupidità, ma sempre, sempre in errore. Questo... le abbiamo detto. E quando l'abbiamo detto... non abbiamo aggiunto 'Però non ti innamorare di un uomo di colore'!
La musica è nostra. L'abbiamo portata noi. Voi... potete imitare i Watussi, ma noi siamo i Watussi, in un certo senso.
Gli ho chiesto come ha fatto ad affermarsi così presto. Ha solo 37 anni. Mi ha detto... che è sempre stato favorito perché tutti quelli che incontrava non volevano che lui pensasse che avessero pregiudizi razziali.
Indovina chi viene a cena?
Signore salvaci, questa casa è invasa dai negri.
Ne ho celebrati tanti di matrimoni misti io in vita mia. E checchè se ne dica, in genere riescono molto bene. Il perché non lo so, forse... perché richiedono una dose maggiore di buona volontà e più considerazione, più comprensione di quanta ne presuppongono i matrimoni normali oggigiorno.
"E' molto interessante, è molto interessante davvero, e divertente oltretutto vedere un vecchio liberale incallito venire faccia a faccia con i suoi principi. Certo, io l'ho sempre pensato che dietro a questa bellicosa facciata liberale, si nascondesse un bigotto reazionario... pronto a colpire." "Oh, va un pò all'inferno visto che tu sei di quelli che ci crede all'inferno."
Lo sapete? Voi due mi fate sentire... straordinariamente felice.
"Già me l'immagino quello che state pensando adesso, ma... possiamo spiegarvi tutto." "Potete?"
Nessuno ci capisce più niente... ma niente.
"Mi domando come cavolo fai a sapere quello che prova un padre in una situazione come quella in cui mi trovo io. Non puoi saperlo. Mentre io so benissimo che una coppia così sarebbe fregata in partenza, sia qui in America che in tutto questo sporco mondaccio." "Sono loro il mondo, Matt, e lo cambieranno questo sporco mondaccio."
Mr. Drayton... io non la conosco affatto e certo non la voglio offendere, ma lei per caso è matto?
"Adesso lei non mi verrà a dire che sarebbe felice di questo matrimonio?" "Questa sera non dobbiamo parlare di felicità, Mr. Drayton, perché questa è una sera infelice."
Io non voglio insegnarti come devi vivere, ma non l'avevi mai fatto uno sbaglio così grosso.
Che cosa succede agli uomini quando invecchiano? Perché dimenticano tutto? Io credo che quei due abbiano bisogno l'uno dell'altro come hanno bisogno dell'aria per respirare.
Ma non lo sapete cos'è successo a quei due ragazzi? Quello che sentono nel loro cuore? E' proprio vero che l'uomo che invecchia, quando ormai i sensi hanno perduto molto della loro importanza, si scorda anche che esiste una cosa che si chiama passione. Se lei ha mai provato quello che mio figlio... prova per sua figlia, adesso se l'è dimenticato completamente, come mio marito. Lo sapevate, forse, ma è passato troppo tempo ormai, adesso non lo sapete più. E la cosa... più strana ancora per sua moglie e per me è che non ve lo ricordate... nemmeno. Altrimenti... come potreste fare quello che fate?
Tu hai già detto quello che volevi dire. Adesso parlo io. Tu hai detto che non mi vuoi insegnare come devo vivere e finora che cos'hai fatto? M'hai detto quali diritti ho e quali non ho, quello che ti devo per ciò che hai fatto. Ma lo sai che cosa ti dico? Che io non ti devo niente. Se con la borsa a tracolla tu avessi fatto 1. 000. 000 di miglia, avresti fatto quello che dovevi fare, perché mi ci hai messo tu a questo mondo e da quel giorno tu mi dovevi tutto ciò che potevi darmi come io lo dovrò a mio figlio se ne avrò un altro. Ma io non sono tuo. Tu non puoi dirmi dove né quando io sto sbagliando né puoi tentare di farmi vivere secondo le tue regole. Tu non sai nemmeno chi sono io, papà. Tu non sai chi sono, quali sono i miei sentimenti e cosa penso. E se te lo volessi spiegare non ti basterebbe tutta la vita per capirlo! Tu hai 30 anni più di quelli che ho io, papà. Tu e la tua sciocca generazione credete che così come è stato per voi dovrà essere sempre. E finchè tutta la vostra generazione non sarà sottoterra non riusciremo a levarci dal groppone il vostro peso morto! Insomma ti devi togliere dal mio groppone! Papà. Papà! Tu sei mio padre. Io sono tuo figlio. Ti voglio bene, te ne ho sempre voluto e te ne vorrò sempre. Ma tu ti consideri ancora un uomo di colore... mentre io mi considero un uomo.
Io dovrei essere capace di dirle qualcosa, signora. Noi sacerdoti abbiamo un'infinità di frasi adatte a portare conforto... per ogni avvenimento umano. Però in questa tormentosa circostanza... devo confessare che... mi sento confuso. Non c'è niente che possa dire.
Ma mi venisse un corno!
Ho varie cosette da dire e vedrete che sono piuttosto importanti. Oggi è stato uno strano giorno. Credo anzi di non esagerare affermando che è stato un giorno veramente straordinario. Sono stato là fuori a pensare a questo giorno e come è passato. E mi sono convinto che adesso... è il momento di fare qualche osservazione personale... per una quantità di ragioni.
Joey. Questa potrebbe essere l'ultima occasione che ho di dire a te di fare una cosa e quindi te la dico: sta zitta!
Come suo marito sono una vecchia buccia avvizzita di uomo e che non ricordo nemmeno che cosa vuol dire... amare una donna... nel modo in cui suo figlio ama mia figlia. E per quanto strano sembri... questa è la prima affermazione fatta oggi sul mio conto che mi curi di controbattere. Lei ha torto signora, ha torto assolutamente. Riconosco che non l'avevo considerato, che non c'avevo neanche pensato ma so con esattezza quello che lei sente. E non c'è niente nel modo più assoluto che suo figlio sente per mia figlia e che io non abbia provato per Christina. Vecchio... sì. Avvizzito, sicuro. Però vi dico che i miei ricordi ci sono tutti. Chiari, intatti, indistruttibili. E così rimarranno dovessi campare cent'anni.
A vedere bene, non importa un corno quello che ne pensiamo. La sola cosa che conta è ciò che loro sentono e quanto sentono... l'uno per l'altro. E anche se è la metà di quello che sentivamo noi... è già tutto. Quanto a voi due e ai problemi che dovrete affrontare a me sembrano quasi inimmaginabili, ma tra questi io non ci sono.
Voi però lo sapete, e io so che lo sapete, che cosa sfidate. Ci saranno 100 milioni di persone qui negli Stati Uniti che si sentiranno disgustate, offese, provocate dal vostro atto. E queste persone ve le troverete sempre contro, senza un giorno di sosta, per tutta la vita. Potrete cercare di ignorarne l'esistenza o potrete sentirne pietà per i loro pregiudizi... la loro bigotteria... il loro odio cieco o le stupide paure... ma quando sarà necessario dovrete saper stare stretti l'uno all'altro e fare pernacchie a questa gente! Chiunque potrebbe obiettare e non a vanvera contro questo vostro matrimonio. Gli argomenti sono tanti e non c'è bisogno di cercarli. Ma voi siete due esseri perfetti... che vi siete innamorati... e che purtroppo avete una diversa pigmentazione. E adesso io credo che... qualunque obiezione possa fare un bastardo contro la vostra intenzione di sposarvi, solo una cosa ci sarebbe di peggio. E cioè che voi due... sapendo quello che fate... sapendo ciò che vi aspetta... e sapendo quello che sentite... non vi sposaste.