SOLARIS (1972)

"La conoscenza è autentica solo quando è sostenuta dalla morale." "E' l'uomo a rendere immorale la scienza."

"L'unica cosa che conta è il dovere." "Verso chi?" "Verso la verità." "Cioè verso l'umanità." "La verità scientifica... la sola."

Sono io il giudice di me stesso.

Quello che hai visto è la materializzazione dell'immagine che hai di lei.

Come tutte le cose di genio... è semplice.

"Ti conosci?" "Come ogni essere umano."

Quando si è vissuto insieme a lungo... si capisce tutto.

Quando io dormo non conosco né paura né speranza né fatica né piacere. Grazie a colui che ha inventato il sonno, questa bilancia che rende uguali il pastore e il re, lo sciocco e il saggio. Solo in una cosa il sonno profondo è cattivo: somiglia troppo alla morte.

In questa situazione, la mediocrità e il genio sono ugualmente inutili. Noi non vogliamo affatto conquistare il Cosmo. Noi vogliamo allargare la Terra alle sue dimensioni. Non abbiamo bisogno di altri mondi. Abbiamo bisogno di uno specchio. Ci affanniamo per ottenere un contatto e non lo troveremo mai. Ci troviamo nella sciocca posizione di chi anela una meta di cui ha paura e di cui non ha bisogno. L'uomo ha bisogno solo dell'uomo.

L'uomo è stato creato dalla natura per conoscerla... se la ricerca della verità è continua e disinteressata, l'uomo finisce per conquistarla.

"Facciamo male a litigare... perdiamo la nostra dignità di esseri umani." "Proprio perché siete esseri umani vi comportate così, proprio perché siete uomini... litigate."

Perché andiamo a frugare l'universo quando non sappiamo niente di noi stessi?

La vergogna... ecco il sentimento che salva l'uomo.

"Non sappiamo quando arriverà questa fine, perciò abbiamo fretta." "Le persone più felici sono quelle che non si sono mai interessate a queste maledette questioni." "Una domanda vuol dire sempre desiderio di conoscere e per conservare le semplici verità umane ci vogliono i misteri... il mistero della felicità, della morte, dell'amore."