STAR TREK (1979)

"Bones, c'è una cosa là fuori." "Ma perché qualsiasi oggetto che non capiamo viene chiamato 'cosa'."

Reattori avanti, signor Sulu... ci porti fuori.

"Nessuna segnalazione danni, comandante. Nessuna segnalazione vittime, dottore." "Errore, signor Chekov. C'è stata una vittima, invece... il mio cervello."

"Spock, lei non è cambiato affatto, è ancora affabile e socievole come una volta." "Neanche lei è cambiato, dottore, e la sua continua predilezione per l'irrilevante lo dimostra ampiamente."

"Quella unità non è più in funzione. Mi è stata data la sua forma per comunicare più facilmente con le unità di base carbonio che infestano l'Enterprise." "Unità di base carbonio?" "Esseri umani, signor Perez... noi."

Io so soltanto che lui ha bisogno ma, come molti di noi... lui non sa di che cosa.

La logica e la conoscenza non sono tutto.

Ciascuno di noi, a un certo punto della vita, si rivolge a qualcuno. Un padre, un fratello, un Dio e chiede... perché sono qui? Cosa sono destinato ad essere?

E' questo tutto ciò che sono? Non c'è niente di più?

Il Creatore deve unirsi a V'Ger.

Una sola cosa occorre a V'Ger... la qualità umana, la nostra capacità di superare la logica.

"Spock, abbiamo forse visto l'inizio di una nuova forma di vita?" "Sì, comandante, abbiamo assistito a una nascita, forse un altro gradino nella nostra evoluzione." "Sì, può darsi." "Beh, era molto tempo che non aiutavo a far nascere un bambino, speriamo d'averlo fatto partire col piede giusto." "Lo spero anch'io, credo che gli abbiamo dato la capacità di crearsi un proprio scopo dalle nostre debolezze umane e dall'incentivo che ci spinge a superarle." "E anche un sacco di ridicole emozioni umane, giusto, signor Spock?" "Esatto, dottore... per sua sfortuna, in futuro purtroppo dovrà avere a che fare con quelle."

"Curvatura uno, signore." "Direzione, signore?" "Laggiù... da quella parte."