THE GUYS

New York... la mia meravigliosa, abbagliante città ferita.

Gli esseri umani fanno elogi funebri da migliaia di anni. Lei sta facendo questo per le famiglie. Gli darà conforto. Lo fa per loro. Non parleremo di quello che è accaduto quel giorno. Noi parleremo di chi erano. E racconteremo di loro.

Stai bene? Questa fu la domanda che continuammo a farci per tutto settembre. Qual era la risposta? Il sassolino è caduto nell'acqua. Il punto d'impatto sei tu. Tu in persona. Eri a Ground Zero e sei stato ferito, soffocato o coperto dalla cenere? No? Allora stai bene. Il primo cerchio intorno al sassolino. La tua famiglia sta bene? Hai perso qualcuno nelle torri o sugli aerei? Il cerchio successivo. Gli amici. I tuoi amici stanno bene? Il cerchio dopo. Se qualcuno con cui sei stato a cena una volta e che ritenevi una bella persona è morto nella torre, stai bene? Quello dopo ancora. Se in metropolitana guardi il volantino di una persona scomparsa e ti sembra di impazzire, stai bene? Se quei volantini un giorno sparissero, sparissero tutti, staresti bene? Staremmo bene?

Per quanto sia grande una città, l'unico modo per viverci è viaggiare sul proprio binario.

Benvenuto nella compagnia, questo è il miglior lavoro del mondo.

Gli uomini vogliono avere un modello da seguire, c'è differenza tra essere un capo e essere un leader.

Noi avevamo un motto... seguitemi.

"Se arrivava un tipo 'mi faccio due calcoli' aveva finito di vivere." "Mi faccio due calcoli?" "Sì, noi li chiamiamo così quelli che si preoccupano solo di se stessi... gli opportunisti."

Quando balli, devi essere capace di sentire chi guida e devi seguirlo.

Io sono vivo, lui è morto. E non so neanche perché. Resto sveglio intere notti a pensare qual è il motivo.