THE WALK

Perché? Questa è la domanda che più spesso mi pongono. Pourquoi? Perché? A che scopo? Perché tu cammini sul filo? Perché tu sfidi il destino? Perché tu rischi la morte? Ma... io non la vedo in questa maniera. Nè dico mai questa parola... morte. La mort. Sì, okay, l'ho detta una o forse tre volte adesso ma attenzione. Non la dirò di nuovo. Invece, userò il termine opposto... vita. Per me, camminare sul filo è la vita. C'est la vie.

Io non credo nella società dei permessi.

Un complimento è un messaggio muto, un ordine al pubblico di stare attento e dopo la performance un complimento è anche un'offerta di gratitudine, un saluto.

Chi si esibisce deve avere sincero rispetto e gratitudine per il pubblico.

Non c'è spettacolo senza pubblico.

"Se è il tuo sogno, devi farlo." "Anche se tutti mi prendono per matto?" "Ma che ti importa di quello che pensano gli altri?"

Tutti gli artisti sono anarchici per certi versi.

Molti funamboli muoiono quando arrivano. Si credono arrivati ma stanno ancora sul filo. Se hai tre passi da fare e li affronti in modo arrogante, se ti credi invincibile... tu morirai.

Non si mente in scena. Il pubblico capirà sempre che cosa c'è dentro il tuo cuore.

Morale... ho abbastanza denaro, tutti i miei complici, ho anche chiamiamolo un piano. Non mi resta altro che scegliere una data. Dovrà essere prima che arrivi il freddo e prima che le torri siano finite. Così scelsi il 6 agosto.

I francesi amano le metafore culinarie. Hanno 365 tipi di formaggio, uno per ogni giorno dell'anno. Santo cielo, per forza usano certe metafore. Les carottes sont cuites. Le carote sono cotte. Il dado è tratto. Non si torna più indietro.

La mia torre era deserta. Non sentivo più i rumori di New York. Tutto era silenzio. Non vedevo altro che il filo. Una linea retta che fluttuava verso l'infinito. E se avessi spostato il mio peso sarei diventato un funambolo.

Una volta che il mio intero peso è sul cavo, provo immediatamente una sensazione che conosco bene. Sento che il filo mi sostiene. Sento che le torri sostengono il filo.

Te lo devo dire. Quello che hai fatto è incredibile. E so che non vedrò più una cosa del genere in vita mia. Hai un gran fegato, amico. Bel lavoro.

Per sempre.