THOR - THE DARK WORLD

"Ti prego, non peggiorare le cose." "Definisci 'peggiorare'."

"Noi non siamo dei. Nasciamo, viviamo, moriamo. Esattamente come gli umani." "Cinquemila anni più o meno."

Le vite umane sono brevi... effimere.

"A volte la baldoria è un fardello più pesante della battaglia." "Allora una delle due la sbagli."

"Questa donna non sta bene." "Lei è pericolosa." "Anch'io."

Creati dalla notte eterna, gli Elfi Oscuri giunsero per rubare la luce.

Un vero re ammette le proprie colpe.

I Nove Regni viaggiano all'interno di Yggdrasil che orbita intorno a Midgard come i vostri pianeti intorno al sole. E ogni cinquemila anni i mondi si allineano perfettamente. Noi la chiamiamo Convergenza.

"E' semplice, ci sono domande?" "Sì, posso riavere la mia scarpa?"

"Tu sopravvaluti il potere di quelle creature." "No, io dò grande valore alla vita della nostra gente."

"La sua nave potrebbe essere sopra la nostra testa ora e non lo sappiamo." "Nel caso venisse, i suoi uomini cadranno su diecimila lame asgardiane."

Noi combatteremo! Sino all'ultimo respiro asgardiano... sino all'ultima goccia di sangue asgardiana.

Niente più illusioni.

"Non sono venuto per condividere il nostro dolore. Ho intenzione di offrirti qualcosa di solennemente più sacro." "Continua." "So che brami vendetta tanto quanto me. Se tu mi aiuterai a scappare da Asgard, io te la concederò... vendetta. Dopo di che, tornerai in cella." "Devi essere veramente molto disperato per chiedermi aiuto. Perché pensi di poterti fidare?" "Io non mi fido. Nostra madre sì. Ma sappi che quando abbiamo combattuto in passato... nutrivo un barlume di speranza che dentro di te mio fratello esistesse ancora. Quella speranza è svanita. Non avrai più protezione. Tu tradiscimi e io ti ucciderò." "Hmmm. Quando cominciamo?"

Il costume è un pò eccessivo, aderentissimo, ma che sicurezza. Sento l'integrità morale montarmi dentro. Ehi, vuoi intraprendere un'avvincente discussione sulla verità, l'onore, il patriottismo?

"Dille addio." "Non oggi."

"La soddisfazione non è nella mia natura." "La resa non è nella mia."

"Io vorrei potermi fidare di te." "Fidati del mio rancore."

Non c'è niente di più rassicurate che rendersi conto che il mondo è più pazzo di te.

"Un tempo dicesti che non sarebbe mai esistito un re più saggio di me. Ti sbagliavi. Con l'allineamento ora tutti i regni sono congiunti. Ognuno di essi ti ha visto offrire la tua vita per salvarli. Cosa può offrire Asgard al suo nuovo re in cambio?" "La mia vita. Padre, io non posso essere il re di Asgard. Io difenderò Asgard e anche tutti i regni fino al mio ultimo respiro ma non posso farlo da quel trono. Loki, nonostante il suo grave squilibrio, intendeva il regnare come io non potrò mai. La brutalità, il sacrificio... ti cambiano. Preferisco essere un uomo giusto che un grande re." "E' mio figlio che ascolto oppure la donna che ama?" "Le tue parole hanno mai avuto la voce di mia madre? Non lo faccio per Jane, padre. Lei non sa che cosa sono venuto a dirti. Anche se mi proibissi di vederla o la facessi regnare al mio fianco non cambierebbe nulla." "Un figlio che desiderava il trono oltremisura e un altro che addirittura lo ricusa. Questo è il mio retaggio?" "Loki è morto con onore. Io ugualmente proverò a vivere, non è un retaggio sufficiente?"

Appartiene a te... se ne sarai meritevole.

Non potrò darti la mia benedizione. Tanto meno augurarti buona fortuna. E se fossi orgoglioso dell'uomo che mio figlio è diventato... anche questo non potrei dire, resterebbe unicamente nel mio cuore.

Una in meno... ne mancano cinque.