L'ALBERO DELLA VITA - THE FOUNTAIN

"Allora il Signore Dio scacciò Adamo ed Eva dal giardino dell'Eden e pose una spada folgorante per custodire l'albero della vita." - Genesi 3: 24

"I Maya la chiamavano Xibalbà (Shee-bal-ba)." "Xibalbà?" "Era il loro oltretomba... il posto in cui rinascevano le anime dei morti."

E' affascinante che i Maya abbiano scelto una stella morente per rappresentare il regno dei morti.

I nostri corpi sono prigioni per le nostre anime. Il sangue e la pelle non sono che le sbarre del nostro confino. Ma non dovete temere. La carne è destinata a decomporsi. La morte trasforma tutto in cenere. E così facendo libera l'anima dal suo carceriere.

Audacia non pietà per la Spagna.

Ogni ombra per quanto profonda è minacciata dalla luce del mattino.

Nel cuore della civiltà Maya un tempo potente noi troveremo una piramide perduta. No... non perduta, celata. La piramide nascosta delle leggende Maya. Si racconta che una piramide sacra fu costruita sopra l'ombelico della terra. Il luogo dove nasce la vita. E dove cresce un albero speciale. Si dice che chi beve la linfa di quell'albero vivrà per sempre.

Nella Genesi ci sono due alberi nel giardino dell'Eden... l'albero della conoscenza e l'albero della vita. Quando Adamo ed Eva si cibarono dall'albero della conoscenza, Dio li bandì dal giardino dell'Eden e nascose l'albero della vita.

La morte come atto di creazione.

Finiscilo.

La morte era la strada di suo padre per l'assoluto.

Combattiamo tutta la nostra vita per essere completi... sperando nel momento in cui arriva la morte di aver raggiunto uno stato di grazia.

La morte è una malattia, come tutte le altre. C'è una cura... una cura. E io la troverò.

Tu... mi hai fatto attraversare il tempo.