Ultimo aggiornamento:
07/11/2024
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A. I. INTELLIGENZA ARTIFICIALE

Anno: 2001
Regia di: Steven Spielberg
Genere: Fantascienza
Creare un essere artificiale è stato il sogno dell'uomo fin dagli albori della scienza.
L'essere artificiale è una realtà, un perfetto simulacro... articolato nelle membra, articolato nel linguaggio, e non carente di emozioni umane... anche collegate al ricordo del dolore.
Io propongo... di costruire un robot... capace di amare.
"Dimmi... cos'è l'amore?" "L'amore è prima sgranare gli occhi leggermente e accelerare la respirazione un pochino e riscaldare la pelle..." "E così via."
"Se un robot potesse sinceramente amare una persona... quali responsabilità avrebbe questa persona nei confronti di quel Mecha? E' una questione morale, no?" "La più vecchia del mondo, ma in principio Dio non creò Adamo perchè questi lo amasse?"
Cirro. Socrate. Particella. Decibel. Uragano. Delfino. Tulipano. Monica. David.
Ti voglio bene, mamma. Spero che non morirai mai. Mai.
"Devi essere tu il nuovo supergiocattolo, credo. Cosa sai fare di bello? Sai fare cose di potenza come camminare sul soffitto o sulle pareti? Antigravità, tipo fluttuare o volare?" "E tu?" "No, perchè io sono vero."
Hai l'aria di un bambino qualsiasi.
Gli spinaci sono per i conigli, le persone e Braccio di Ferro, non per i robo-bambini.
"Questa è la tua prima volta... con una cosa come me?" "Non sono mai stata con un Mecha." "Siamo in due, allora."
Colui che è senza Simulatore, scagli la prima pietra.
Chiedete al dottor Know, non c'è nulla che non so.
Tu non sei di carne e ossa. Non sei un cane, un gatto o un canarino. Tu sei stato ideato e specificamente costruito come tutti noi. Sei qui abbandonato, solo, perchè sono stanchi di te o hanno trovato un nuovo modello o erano dispiaciuti per qualcosa che hai detto o rotto. Ci hanno fatti troppo in gamba, troppo veloci e troppo numerosi. Soffriamo per gli errori che hanno commesso perchè quando la fine arriverà... noi rimarremo, nient'altro. Per questo ci odiano tanto.
Vieni via oh piccolo umano verso le acque d'immenso spiano, alla fata la mano darai, perchè il mondo è più pieno di pianto di quanto capire potrai.
Prima che venissi al mondo, i robot non sognavano, non desideravano se non gli dicevamo noi cosa volere. David... tu hai una vaga idea di che storia di successo sei diventato? Tu hai trovato una favola, e ispirato dall'amore, alimentato dal desiderio, hai iniziato un viaggio per renderla vera. E quello che stupisce più di tutto... nessuno ti ha insegnato a farlo. Ti abbiamo perso per un attimo. Ma quando sei stato ritrovato, non ci siamo fatti notare perchè il test era semplice. Dov'è... che il tuo ragionamento automotivato ti avrebbe condotto? Alla logica conclusione che la fata Turchina è parte dell'imperfezione umana, cercare cose che non esistono, o al più grande dei doni di cui l'uomo è fornito... l'abilità ad inseguire i propri sogni più intimi? E questa è una cosa che nessuna macchina ha mai fatto fino al tuo arrivo.
"Qual è il tuo desiderio?" "Ti prego, fammi diventare un vero bambino."