Ultimo aggiornamento:
07/11/2024
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PRIMA DEL TRAMONTO

Anno: 2004
Regia di: Richard Linklater
Genere: Drammatico
"Il suo libro va considerato autobiografico?" "Beh, mi chiedo... non è autobiografica ogni cosa? In fondo, vediamo il mondo dal minuscolo foro della nostra serratura, no? Mi viene in mente Thomas Wolfe. Avete notato, avete letto quella breve 'nota al lettore' di una pagina all'inizio di LOOK HOMEWARD, ANGEL? Capite di cosa parlo? Là, lui dice che non siamo altro che la somma di tutti i momenti della nostra vita e che chiunque si mette a scrivere è uno scultore che usa l'argilla della propria vita. E' inevitabile."
Una delle cose più eccitanti che possano capitare è che mi è capitata è l'incontro speciale, quello che crea un contatto.
Si tratta di un bel test per capire se uno è romantico o è cinico.
Le risponderò come faceva sempre mio nonno, okay? Dirle questo, significa buttare tutto alle ortiche.
Lui ha tutto quello che la gente desidera, ma questo non gli basta. Quello che lui vuole è uno scopo da perseguire. La vera felicità è nell'agire, nel fare, giusto? Non sta nell'ottenere quello che si vuole.
Il segreto, la via per migliorare le cose sta nelle minuscole conquiste giornaliere.
I desideri sono la benzina della vita.
E' vero secondo te che se non volessimo niente non saremmo mai infelici?
Chi non soffre non impara niente.
E' meno doloroso accantonare una cosa che conviverci.
La memoria è una bella cosa se non devi fare i conti col passato.
I ricordi non si cancellano, ti seguono ovunque.
"C'è una frase di Einstein che io trovo straordinaria." "Cioè?" "Dice: se uno non crede in qualche specie di magia e nel mistero è come se fosse già morto."
Di vita ne ho una. Devo cogliere l'attimo. Cosa c'è di interessante? Cosa di divertente? Cosa di importante? Ogni giorno è anche l'ultimo.
Il punto era che instaurare una comunicazione autentica tra persone è davvero difficile.
Mi sono sempre sentita una stupida perché non so passare oltre... così, no? La gente che oggi ha un'avventura, a volte perfino un rapporto serio, quando rompe, dimentica. Passa oltre, come se cambiasse marca di cereali. Io non sono mai riuscita a dimenticare gli uomini con cui sono stata. Ogni persona aveva le sue specifiche qualità. E non si può rimpiazzare nessuno. Quel che è stato è stato. Ogni storia che si chiude lascia uno strascico.
Non puoi rimpiazzare nessuno perché ognuno porta con sé dettagli magnifici e unici.
Quando sei giovane tu pensi che conoscerai molte persone che ti andranno a genio... con gli anni, poi, ti rendi conto che capita poche volte.
Più che altro avevo allora questo ideale della brava persona. Era quella la mia grande aspirazione che valeva il sacrificio di alcune sane scelte egoistiche, riesci a capirmi? La cosa assurda è che mi ricordo di aver pensato che non aveva peso chi ci fosse all'altare e che nessuno sarà mai tutto quello che speri e che in definitiva è solo l'atto con il quale uno s'impegna e accetta le proprie responsabilità ad avere importanza. Che cos'è l'amore in fondo se non rispetto, fiducia e ammirazione?
Le coppie sono confuse, oggi. Secondo me, perché l'uomo deve sentirsi necessario e oggi non lo è più.
Stare da soli è meglio che stare con un amante e sentirsi soli.
Che significa l'uomo giusto, il grande amore? E' un concetto assurdo. L'idea stessa di completarci con un'altra persona è deleteria.
Non sei più tu il rimpianto, è il tempo... quel momento perduto per l'eternità.
Credi di essere l'unica a morire dentro?
Io voglio che la mia vita sia felice e che lo sia anche quella di mia moglie, anche lei se lo merita, chiaro? Invece, teniamo in piedi questa farsa di matrimonio, le responsabilità, inchiodati da questa idea di come due persone dovrebbero vivere.