Ultimo aggiornamento:
07/10/2025
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LA PAROLA AI GIURATI
Anno: | 1957 |
Regia di: | Sidney Lumet |
Genere: | Drammatico |
Per concludere... questo è un caso lungo e complesso di omicidio di primo grado. E l'omicidio premeditato è il delitto più grave di cui si occupino le nostre Corti d'Assise. Avete ascoltato i testimoni, vi è stato illustrato il codice per quanto si riferisce al presente caso, è ora vostro dovere concentrarvi e cercare di separare i fatti dalla fantasia. Un uomo è morto... la vita di un altro è in gioco. Se esisterà nelle vostre menti un solo dubbio circa la colpevolezza dell'accusato, allora voi dovrete emettere un verdetto di innocenza. Se però tale ragionevole dubbio non sussiste, allora voi dovrete in coscienza dichiarare che l'accusato è colpevole. Qualunque sia la vostra decisione, il verdetto deve essere unanime. Nel caso che voi dichiarate l'accusato colpevole, la Corte respingerà qualsiasi raccomandazione di clemenza. La sentenza di morte sarà senz'altro esecutiva. Vi si affida una grave responsabilità. Grazie signori giurati.
Solo un ignorante può parlare così.
Ecco come sono i ragazzi del giorno d'oggi... quand'ero piccolo chiamavo mio padre signore, davvero, signore, lo sentite oggi un ragazzo chiamare signore il padre?
Non vi sono segreti in una giuria.
Ragazzi, ho un'idea... facciamola sventolare e vediamo se qualcuno la saluta.
E' una cosa tristissima non significar niente.
"E' un volgare analfabeta, chi gli ha imparato mai niente?" "Insegnato... mai niente."
"Lei è un sadico." "Lasciatemi, io l'ammazzo... l'ammazzo!" "Non intende sul serio che vuole uccidermi."
"Domando la parola." "Domando la parola... cos'ha da essere tanto compito?" "Per la stessa ragione per cui lei non lo è... sono stato educato così."
Se nessun altro ha un'idea, io ne avrei una carina... non ci ho pensato su troppo ma gettiamola in cortile e vediamo se il gatto la lecca.
E' difficile mantenere i pregiudizi personali al di fuori di queste cose e quando questo accade il pregiudizio offusca sempre la verità.
C'è in noi un ragionevole dubbio e ciò è di importanza capitale nel nostro sistema, nessuna giuria può condannare un uomo se non è più che certa.
Nessuno porta gli occhiali quando dorme.
"Lei è solo." "Non mi interessa di essere solo... è un mio diritto." "Sì, è suo diritto."