BIBLIOTECA di Nessuno 007 IL CORVO

A seguire le personali ‘considerazioni’ di Nessuno —> leggetele, altrimenti vengo a casa vostra e vi strappo tutti i Fumetti

Il Corvo/The Crow è un Fumetto di James O’Barr, pubblicato tra il 1988 e 1989.
L’autore iniziò a pensare al Fumetto dopo aver perso la fidanzata per un incidente, investita da un pirata della strada.
Nasce così l’opera traendo una prima ispirazione dalla sua tragedia personale, una seconda invece dalla storia di una coppia di fidanzati uccisi per un anello da $ 20 nella città di Detroit, notizia letta su un giornale in quel periodo.

Trama

L’opera narra la triste storia di Eric, picchiato e ucciso insieme alla sua ragazza Shelly da una banda di feroci malviventi.
Eric torna dal mondo dei morti per vendicare la fidanzata.
Al suo fianco, un misterioso corvo sovrannaturale, che lo accompagnerà in tutto il suo viaggio tra dolore e violenza, in una città maledetta e senza possibilità di redenzione.

L’aspetto del personaggio è molto oscuro, la sua dialettica e il modo di relazionarsi con gli altri è ispirata palesemente alle poesie di William Blake e di Charles Baudelaire.
O’Barr si rifà notevolmente alla cultura underground dei famigerati anni 80, influenzato dalla musica e dai gruppi rock dell’epoca (The Cure, Rage Against The Machine, Joy Division).
Il volto truccato del personaggio si ispira chiaramente alla maschera del teatro inglese drammatico a rappresentare l’Ironia.
A detta dell’autore questa maschera è perfetta, poiché incarna i due lati della personalità del personaggio, ovvero il dolore e la disperazione, l’amore, quello vero, puro e sconfinato e lo stato di decadenza e di nichilismo.
E’ il cantante dei Bauhaus Peter Murphy la base per O’Barr nell’ideare le fattezze di Eric.

Pubblicato sul finire degli Ottanta, Il corvo ha saputo mescolare l’estetica dark con l’archetipo della vendetta e il dolore implacabile del lutto.
Rivisto, restaurato e ampliato dallo stesso James O’Barr in persona, con materiale inedito mai visto prima, Il corvo ritorna successivamente disponibile nella sua edizione definitiva.
La pubblicazione di una nuova edizione aggiornata venne inizialmente annunciata nel 2004, più volte posticipata e pubblicata infine nel luglio 2011.

“Quando iniziai il corvo nel 1981, erano passati solo pochi anni dalla morte di ‘Schelly’.
C’erano questi momenti speciali che condividevamo, momenti intensamente personali che custodisco stretti nel cuore, come se fossero doni fragili solo per me.
Avevo paura di sminuirli, o peggio sprecarli, se li avessi raccontati nel libro, nonostante il libro fosse autobiografico e personale, e dunque mi trattenni.
Non provo gli stessi sentimenti ora.
La nuova scena (“Una favola di agosto”) è uno di quei momenti speciali.”

Trasformato in un film di enorme successo nel 1994, Il corvo è diventato un’icona senza tempo che ancora oggi non smette di emozionare nuovi lettori.
La tragica storia di Eric Draven è diventata infatti un film ben più famoso del fumetto, Il corvo – The Crow (1994),
grazie anche alla singolare morte dell’attore protagonista, Brandon Lee, avvenuta il terzultimo giorno delle riprese del film (31 marzo 1993),
a causa di un colpo di pistola caricata a salve, in cui però era precedentemente rimasta bloccata una pallottola all’interno della canna, per la tragica disattenzione dello staff.
L’attore rimase inizialmente ferito e successivamente morì in ospedale durante l’intervento chirurgico.
A otto giorni dalla fine della produzione, le scene incomplete che dovevano essere interpretate dall’attore vennero gestite riscrivendo la sceneggiatura e terminate grazie ad una controfigura ed effetti digitali.
Il film è dedicato a Lee e alla sua fidanzata, Eliza.
Dopo il grave incidente la produzione cinematografica statunitense deliberò e stabilì che nelle sparatorie le armi non venissero più puntate direttamente verso gli individui, ma piuttosto con un’angolazione di 30°.
Il film ha avuto diversi sequel di limitato successo: Il corvo 2 (1996), Il corvo 3 – Salvation (2000) e Il corvo – Preghiera maledetta (2005).

“Non può piovere per sempre…”

Per quanto riguarda il Fumetto, è stato adattato in una serie televisiva intitolata The Crow: Stairway to Heaven.
Dal Corvo 2 – La città degli angeli (Sequel del film del 1994), è stato realizzato un Fumetto intitolato The Crow: City of Angels.
A questo fumetto ne sono seguiti molti altri, nel corso degli anni, oltre anche ad alcuni romanzi
(due romanzi sono novelization del primo e del secondo Film, mentre un altro – The Lazarus Heart – è stato fonte di ispirazione per il terzo Film).
Di questi alcuni hanno ripreso la storia di Eric, rileggendola secondo ottiche diverse, altri si sono concentrati su personaggi sempre diversi, ma uniti da un destino simile
(essere uccisi assieme alla persona amata ed essere resuscitati dal corvo per vendicarsi).
Il franchise è attivo tutt’oggi e ha visto partecipare molti celebri autori di Fumetti tra i quali Todd McFarlane.
Da ricordare ad esempio Il corvo: Memento mori, uno spin-off de Il corvo, realizzato da autori italiani, tra i quali Roberto Recchioni, Werther Dell’Edera, Giovanna Niro, Davide Furnò, Ponticelli e Scalera.
La miniserie esce nel 2018 in collaborazione con Bd e IDW Publishing.
E’ interamente ambientata in Italia a Roma.
Pubblicata originariamente nel classico formato spillato tipico dei comics, esce in seguito in edizione Omnibus.

Disponibilità al momento del Post(09-12-21):
Bd
Prezzo € 16,90

Nessuno:

La maggior parte di voi quasi sicuramente ha conosciuto il Corvo attraverso l’adattamento cinematografico, il Film The Crow con Lee del ’94.
“Un tempo la gente era convinta che quando qualcuno moriva, un corvo portava la sua anima nella terra dei morti. A volte però accadevano cose talmente terribili, tristi e dolorose che l’anima non poteva riposare. Così a volte, ma solo a volte, il corvo riportava indietro l’anima. Perché rimettesse le cose a posto.”
Bello, mi è sempre piaciuto molto, grande interpretazione, ambientazione, sceneggiatura, fotografia, colonna sonora, dialoghi/citazioni…
Tuttavia il Fumetto è un vero e proprio manifesto culturale anni ‘80/’90, un percorso tra follia, amore, desiderio e morte e davvero molto di più.
E’ un Fumetto dalla potenza espressiva immensa.
Una lettura straziante e piena d’angoscia, dolore e disperazione che fa male.
Quanto l’idea stessa di perdere la persona amata sia qualcosa di insopportabile è portata nel Fumetto alle estreme, terribili conseguenze.
Ne scaturisce una rabbia feroce che non lascia indifferenti perchè il dolore e la disperazione ci allontanano da tutto quello che rende umani, trasformando noi stessi in spaventosi mostri.
Rimarrete senza fiato: “Non è morte se la rifiuti, lo è se l’accetti.”
Fidatevi di Nessuno
Gotcha!